Chi avrà letto
questo blog avrà certamente notato la tematica prevalentemente
scientifico-tecnologica dei post al fine di evidenziare quanto l’Ottocento sia
stato importante per lo sviluppo della civiltà moderna.
Le arti e la musica, in
particolare, sanno cogliere gli stimoli derivanti da un cambiamento della
società, modi di vivere, e li trasmette attraverso le proprie opere. In campo
musicale tutto ciò si traduce da un lato nella ricerca di nuove armonie e nuove
forme musicali, e dall’altro
nell’inventare nuovi strumenti musicali o migliorare quelli già esistenti. Non
bisogna dimenticare che siamo nel secolo del Romanticismo, e quindi musiche
molto intense, capaci di generare intense emozioni, sentimenti, che evocano
ricordi ed esperienze personali.
Il 26 marzo 1827
muore Ludwig Van Beethoven, ultimo esponente del classicismo Viennese. Il
contributo di tale personaggio alla musica, e in particolare alla musica per
pianoforte, è immenso. Egli sarà uno dei modelli per tutti i compositori
romantici, per l’intensità delle sue musiche, che spaziano dall’eroico al notturno, per le
dinamiche, per la voglia di libertà. Sonate come “La Tempesta”, “Hammerklavier”, “La Patetica”, e ancora, la famosissima
“Per Elisa”, “Chiaro di luna” e ”Aurora”, sono alcune tra le sue più celebri
composizioni per pianoforte, mentre tra le sinfonie ricordiamo la sinfonia N°3,
detta <<Eroica>>, e la sinfonia N°9, conosciuta da tutti come
<<La nona di Beethoven>>.
Suonata da
uno dei migliori pianisti del XX secolo, Sviatoslav Richter,
la sonata No. 31
Op. 110 in
La bemolle maggiore.
La celebre <<Nona di Beethoven>> diretta da Leonard Bernstein ed eseguita da varie orchestre sifoniche tra cui ricordiamo:
London Symphony Orchestra, New York Philarmonic e Orchestra of Paris.
[continua...]
Nessun commento:
Posta un commento